LA STORIA
FINOCCHI VITICOLTORI
La famiglia Finocchi è da sempre una famiglia di Viticoltori. La storia ha inizio nel 1905, quando Marino Finocchi iniziò a coltivare la vite nelle terre di Staffolo, condotte in regime di mezzadria e a far cantina, vinificando in proprio le uve di sua spettanza. Suo figlio, Enrico, si appassionò subito a tale attività, diventando uno dei più bravi innestatori della zona, tanto da ricevere un allettante offerta di lavoro dallo Stato Vaticano. A causa della sua prematura scomparsa avvenuta nel 1946, i suoi due figli, Giuseppe e Franco, ricevettero fin da giovanissimi il gravoso testimone, avvalendosi del prezioso sostegno della mamma Isolina e dello zio Armando.
Tappa fondamentale fu l’acquisto nel 1966 di un primo terreno di proprietà in contrada Salmagina, considerata tuttora una delle zone più vocate alla produzione di Verdicchio. Successivamente vennero impiantati nuovi vigneti di Verdicchio e alla fine degli anni 70, nell’ambito dell’ammodernamento della vecchia casa colonica, venne ampliata la storica cantina, segnando l’inizio di un nuovo corso aziendale più orientato ad uno sviluppo quali-quantitativo della produzione vinicola. Degno di cronaca è l’acquisto nel 1999 di un piccolo appezzamento di terreno, “Filellu”, podere da sempre coltivato, prima a mezzadria poi in affitto, ove sono stati impiantati i primi vigneti di uve rosse.
Il notevole bagaglio di esperienza e di sapienza contadina, la sconfinata passione per la cura minuziosa dei vigneti da parte di Giuseppe e Franco, hanno inevitabilmente contagiato prima Marco e poi anche suo fratello minore, Maurizio, nel proseguimento dell’attività di famiglia, dando l’impulso determinante alla recente costruzione in contrada Salmagina di una nuova cantina con tecnologie adeguate ai nostri giorni, al fine di garantire elevati standard qualitativi e per mantenere la tradizione del nostro vino. Con questo importante investimento, infatti, si è fatta una precisa scelta di localizzazione, o meglio di razionalizzazione produttiva, andando a concentrare tutta l’attività produttiva in un solo complesso, smantellando di conseguenza tutte le altre cantine, con il solo mantenimento dello storico punto vendita aziendale, adiacente alla casa colonica ristrutturata, alle porte del centro di Staffolo.